Rettilineizzazione lombare: cos’è, sintomi, conseguenze, esercizi, cure.
Per parlare di rettilineizzazione lombare bisogna precisare alcune cose sulla nostra anatomia. La colonna lombare, o rachide lombare, è costituito dalle ultime 5 vertebre della schiena, fino all’osso sacro.
Tra una vertebra e l’altra è presente il disco intervertebrale: un vero e proprio cuscinetto naturale. La sua funzione è quella di attutire e distribuire le sollecitazioni a cui è soggetta la colonna vertebrale lombare. Una patologia del disco intervertebrale prende il nome di discopatia.
L’insieme delle vertebre lombari, impilate l’una sull’altra, ha una curvatura tipica a forma di C, che viene chiamata lordosi lombare. La lordosi lombare è quindi la naturale curvatura della colonna lombare, e non una patologia. A quella lombare corrisponde una curva simile nella parte superiore della colonna: la lordosi cervicale. A livello dorsale e sacrale, invece, troviamo una curvatura opposta alla lordosi, cioè la cifosi. Abbiamo quindi una naturale cifosi dorsale e cifosi sacrale.
Tuttavia, a causa di diversi fattori, esiste la possibilità che la curvatura lombare si riduca: stiamo parlando della rettilineizzazione della lordosi lombare.
Come riconoscerla
Spesso e volentieri, magari dopo aver eseguito una radiografia o una risonanza magnetica, si legge nel proprio referto:
- Rettilineizzazione della lordosi lombare
- Rettilineizzazione della fisiologica lordosi lombare
- Rettilineizzazione tratto lombare
- Rachide lombare rettilineizzato
- Rettileinizzazione colonna lombare
- Rettileinizzazione lombare
In realtà tutti questi termini sono sinomini, e quindi possono essere usati senza cambiare il significato. La rettilineizzazione lombare viene, usualmente, scoperta mediante esami diagnostici come radiografia e risonanza magnetica, che vengono prescritti per altre problematiche alla schiena.
E’ importante ricordare che, a prescindere dal termine usato, indicano semplicemente una riduzione della lordosi lombare. Non sempre questo costituisce una patologia o un disturbo! Molte persone hanno una curvatura accentuata (iperlordosi) o meno (delordosi), ma non presentano alcun sintomo. Sarà compito del fisioterapista, quello di indagare quanto una riduzione della lordosi lombare sia causa dei sintomi sofferti dal paziente.
Quali sono i sintomi?
Nella maggior parte dei casi, le persone con rettilineizzazione lombare non hanno sintomi precisi, ma hanno dei movimenti della schiena “più facili” di altri da eseguire.
Quanto detto non è una regola univoca, ma una prevalenza statistica.
Oltre ai tipici limiti nel movimento, i sintomi più comuni dei pazienti con lordosi ridotta sono:
- rigidità nella zona lombare;
- dolore lombare nel mantenimento della posizione seduta prolungata;
- eventuale lombalgia;
- sciatica (se vi è presenza anche di dolore intenso verso la gamba);
- schiena rigida al risveglio.
Un percorso riabilitativo di fisioterapia è il più raccomandato. Sarà incentrato sull’esercizio terapeutico, per aumentare la mobilità vertebrale e ridurre la tensione muscolare. Gli esercizi di mobilità della schiena sono l’arma migliore: chi ha una curvatura lombare meno accentuata predilige alcuni movimenti rispetto ad altri che, inevitabilmente, diventano meno ampi, più rigidi e meno fluidi.
Rettilineizzazione lombare: cosa fare
Non esistono vere e proprie cure o rimedi per la rettilineizzazione del rachide lombare. Nella maggior parte dei casi, si tratta di un problema associato a disturbi come mal di schiena o sciatica. Si tratta quindi di una conseguenza di un altro disturbo principale. Ció che si può fare, e che ha una provata efficacia secondo gli studi scientifici, è occuparsi di tutti i sintomi coinvolti. L’obiettivo globale è sempre quello di una migliore qualità di vita della persona affetta.
Come già detto, un percorso riabilitativo e fisioterapico è la prima linea d’intervento, da eseguire assieme a un fisioterapista specializzato in disturbi muscolo-scheletrici.
La ridotta lordosi lombare si caratterizza come un vero e proprio “appiattimento” della schiena. Di conseguenza, sarà utile impostare dall’inizio un percorso di esercizi per aumentare la lordosi. Tra questi, gli esercizi in estensione e rotazione potrebbero essere una prima strategia di trattamento.
Non dimenticare di contattare il tuo fisioterapista di fiducia per maggiori informazioni o per prenotare una visita.